Dall’UCRAINA a GAZA: che fine ha fatto la DIFESA EUROPEA?

di solobuonumore

Dall’UCRAINA a GAZA: che fine ha fatto la DIFESA EUROPEA?

Viene spesso citata come possibile forza di pace a Gaza o come futura garanzia di un cessate il fuoco in Ucraina, ma la Difesa europea non esiste neppure sulla carta.

Dopo lo choc della fuga dall’aeroporto di Kabul, nell’ottobre 2021, la prima Commissione von der Leyen varò la nascita di una task force della Ue. La struttura definita dal generale Claudio Graziano prevedeva 5000 militari in grado di intervenire velocemente con mezzi aerei e navali propri, senza dipendere dagli Usa, e ogni dotazione tecnologica. Ma non è mai stata concretizzata e l’invasione dell’Ucraina l’ha resa insignificante.

Oggi come condizione per una tregua il presidente Zelensky chiede 200 mila soldati europei che facciano da deterrente contro nuovi attacchi russi. Un numero che non esiste: per i Paesi dell’Unione sarebbe già complicato schierarne 40 mila. Per avere una brigata operativa ogni anno ne servono infatti tre: una in azione sul campo, una che si addestra per sostituirla e una che ha completato il servizio e si riposa. Quindi occorrerebbe destinare 100-120 mila militari per portarne 40 mila sul terreno. L’Italia ad esempio oggi potrebbe probabilmente arrivare a un impegno massimo di 5 mila unità, più o meno quelle mandate in Afghanistan nel 2009-2011.

Di Gianluca Di Feo.

Montaggio Lorenzo Urbani

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