ROMA (ITALPRESS) – Due proposte all’opposizione, due proposte per governo e maggioranza. Il Terzo Polo, in una conferenza stampa alla Camera, ha lanciato l’appello al Parlamento: basta con le dichiarazioni, passare ai contenuti.
“Siamo estremamente preoccupanti perchè oggi il dibattito politico è fatto solo di commenti da parte del governo e commenti dell’opposizione, si perdono non solo i contenuti ma anche le proposte, oggi facciamo due proposte all’opposizione e due alla maggioranza – ha detto Carlo Calenda, senatore e leader del Terzo Polo -, se si continua così alla fine di questa della legislatura non avremo fatto nulla”. All’opposizione il Terzo Polo chiede una “discussione concreta sul salario minimo, fino ad oggi di salario minimo si è parlato solo come titolo, la seconda questione ha a che fare con la sanità, la sanità oggi è la prima emergenza nazionale oggi noi proponiamo un azzeramento delle liste d’attesa, non chiediamo una mobilitazione sulla sanità ma come azzerare le liste d’attesa. Alla maggioranza chiediamo interventi sul Pnrr, si sta rivedendo il Pnrr e oggi c’è una opportunità grande, chiediamo il ripristino di ‘Casa Italià e ‘Casa Sicurà che come vediamo tutti i giorni è emergenza”.
Per l’ex ministro “si deve ripristinare anche Industria 4.0, di fatto noi non stiamo spendendo i fondi europei, sappiamo che le imprese italiane sono pronte a spendere questi soldi”. Calenda critica la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein: “Dire che il salario minimo si applica a chi non ha un contratto collettivo nazionale vuole dire affermare che il salario minimo si applica a nessuno, noi proponiamo di fare un salario minimo legale a 9 euro l’ora che vale anche per chi ha anche un contratto collettivo nazionale che contenga il Tfr, dobbiamo essere consapevoli che nove euro di salario minimo si colloca nella fascia molto alta, riteniamo che questo sia assolutamente necessario anche per il rilancio della domanda interna. Su questo riteniamo si possa trovare una piattaforma comune, siamo disponibili a discutere”.
Sul tema sanità, sottolinea Calenda, “le liste di attesa hanno raggiunto i 98 milioni di prestazioni non effettuate, noi chiediamo in un anno l’accelerazione sull’intramoenia – prosegue -, in secondo luogo rafforzare la collaborazione con i centri diagnostici, dobbiamo prendere tutte le risorse nel pubblico e nel privato e dobbiamo metterle a disposizione. In generale quello che diciamo alla Meloni è che abbiamo risorse in più per circa 10 miliardi, se emergono questi 10 miliardi questi devono essere messi tutti sulla sanità”.
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