Lo chiamano il "difensore contadino" perché durante il primo lockdown era tornato a lavorare nell’azienda agricola di famiglia aiutando il padre a spostare i maiali, dare da mangiare al bestiame e raccogliere verdure. Ha raggiunto la Serie A partendo dal calcio di provincia, rialzandosi sempre dopo ogni caduta e allenandosi ogni giorno per raggiungere il suo sogno più grande. Federico Baschirotto è nato nel 1996 a Isola della Scala, in provincia di Verona, ma è all’oratorio di Nogara, il paesino in cui è cresciuto, che ha iniziato a giocare a calcio, prima di entrare, a 13 anni, nelle giovanili del Chievo Verona. A 22 anni, raggiunta la Serie C, ha fatto una scelta non comune per un calciatore professionista: ricominciare dai dilettanti per giocare un campionato da protagonista. E così è stato: dopo un anno in Serie D, Baschirotto è ritornato nei professionisti con la Viterbese: gli anni della svolta. Dopo la parentesi in B con l’Ascoli in questa stagione ha esordito nella massima serie con la maglia del Lecce, mettendo in mostra fin da subito le qualità che l’hanno reso un idolo dei tifosi. Passione, sacrificio, coraggio: così Federico Baschirotto è riuscito a conquistare la Serie A e il cuore dei tifosi
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