Recupero a 800 metri di profondità negli abissi del Canale di Otranto
Anfore e brocche ma anche un gran quantità di coppe da vino in ceramica fine destinate alla tavola delle élites, ancora impilate e "imballate" all’interno di grossi vasi usati per proteggerle dal rischio di incidenti durante il lungo viaggio in mare. Oltre a resti di alimenti, come le olive. Recuperato negli abissi del Canale di Otranto all’incredibile profondità di 780 metri, il carico di una nave corinzia del VII sec a.C. appena studiato nei laboratori della Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo, getta nuova luce sugli albori del commercio tra Corinto e la Magna Grecia. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/da-relitto-sommerso-nuova-luce-magna-grecia/e9dc7144-2e67-11ec-a3a3-d55b78391c72