Milano, 7 gen. (askanews) – Un guaio in più per il presidente uscente Donald Trump. In relazione all’uccisione del generale iraniano Qassim Soleimani e di un potente leader della milizia sciita irachena, Abu Mahdi al-Muhandis, lo scorso anno, la magistratura irachena ha emesso un mandato di arresto per il capo di stato Usa. Un atto d’accusa mentre l’America pensa all’impeachment o al 25esimo emendamento.
Il mandato d’arresto è per omicidio premeditato, che prevede la pena di morte in caso di condanna. È davvero improbabile che venga eseguito, ma simbolico nei giorni finali della presidenza Trump e davvero singolare quanto a tempismo della giornata.
L’indagine sulle uccisioni è in corso, ha detto la corte. Le stesse che hanno scatenato una crisi diplomatica e reso molto tesi i legami USA-Iraq, attirando l’ira degli sciiti iracheni, che hanno approvato una risoluzione non vincolante per fare pressione sul governo per una espulsione delle truppe straniere dal Paese.
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