ROMA (ITALPRESS) – “Non ho attaccato e non attaccherò mai la magistratura: quando c’è stata la necessità di rivolgermi a un magistrato per denunciare dei fatti gravi l’ho fatto”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo in Aula alla Camera all’interpellanza dei deputati di +Europa sull’intervista da lui rilasciata al Corriere della Sera contenente le frasi sulla “opposizione giudiziaria” al governo Meloni.
“Questa estate abbiamo discusso del caso dossier che ancora in corso – e che mi auguro arriverà alla fine – che parte da una mia denuncia coraggiosa ai magistrati: c’erano cose di cui sono stato informato e mi sono affidato alla magistratura, perchè io ho totale fiducia nella magistratura”.
“Prima o poi, questo scontro tra politica e magistratura dovrà finire”, ha sottolineato, e ha aggiunto: “Penso che in un paese democratico la magistratura debba lavorare in pace, non debba esistere alcun pregiudizio nè da una parte nè dall’altra che blocchi questa libertà di lavoro e che il Parlamento debba fare di tutto perchè il potere politico, il potere legislativo, il potere esecutivo e la magistratura convivano, con la tutela del lavoro di tutti”.
“In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam contro il sottoscritto, a cui non ho neanche risposto: trasmissioni, insulti, interpretazioni malevoli delle parole”, ha detto ancora Crosetto.
“Non mi sono posto il tema della mia tranquillità personale, mi sono posto il tema di riflettere su un argomento: lo facciamo? Forse ho sbagliato, in quest’ultimo anno, a non riprendere una parte di quel ruolo politico che il ruolo di ministro della Difesa mi ha impedito di fare per il senso che ho delle istituzioni”, ha proseguito.
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