Il 5 gennaio un crollo avvenuto in una galleria sotterranea durante i lavori della Metropolitana di Napoli nel quartiere Poggioreale, ha portato al collasso di alcune cappelle con oltre 200 loculi all’interno del cimitero monumentale della città. Da allora l’area è posta sotto sequestro, mentre i resti dei defunti giacciono tra le macerie e non si conoscono i tempi di recupero e le possibilità di identificazione dei corpi. "Siamo qui fuori in maniera quasi stabile – ci spiega Adele Petrazzuolo, una dei familiari dei defunti – la nostra prima richiesta è che devono toglierli da lì, abbiamo chiesto che mettessero almeno un telo, ma niente, nemmeno quello. Dalle istituzioni non sappiamo nulla, ci dicono che se non mettiamo un avvocato non abbiamo notizie". I parenti dei defunti hanno messo uno striscione all’esterno della zona del crollo: "Vogliamo conoscere le responsabilità – sottolinea Pina Caccavale, anche lei familiare dei defunti – non sappiamo nemmeno se li ritroveremo tutti, li’ c’è una falla che arriva alla galleria della metro, molti cadaveri sono arrivati molto molto in profondità". Già nel 2015 la vicina chiesa era stata pesantemente danneggiata dai lavori della metropolitana, e da allora chiusa e messa in sicurezza, un allarme del tutto inascoltato.
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