ROMA (ITALPRESS) – “La quarta ondata ci sarà e in effetti i casi che stanno salendo negli ultimi 20 giorni rappresentano già un inizio di quarta ondata”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a “Radio anch’io” su Rai Radio1.
“Però questa quarta ondata, almeno per quanto riguarda coloro che stanno male in forma seria, tanto da ricorrere alle cure ospedaliere, è prevalentemente per i non vaccinati”, ha aggiunto Sileri, che ha spiegato: “Questa ondata sarà caratterizzata probabilmente da un ulteriore incremento dei casi positivi, ma da una stabilizzazione dei ricoveri e dei decessi. Sarà più probabile vedere un incremento dei ricoveri e decessi laddove è maggiore la percentuale di popolazione non vaccinata. Ci stiamo sì concentrando a vaccinare la persone più giovane, con tantissime opzioni anche per invogliare gli over 12. Ma la cosa più importante, e che a me preoccupa di più, è andare a cercare gli over 50 perchè saranno loro, non vaccinati a maggior rischio, ad essere inclusi nel computo dei malati gravi di questa quarta ondata”.
“Immagino proprio che dovremo fare una terza dose di vaccino – ha spiegato il sottosegretario -. E’ difficile poter dire quando, ma è verosimile almeno dopo un anno dal vaccino”.
“Conosciamo questo vaccino da poco meno di un anno, come largo uso nella popolazione. Sappiamo che, ad oggi, la risposta anticorpale e protettiva permane – aggiunge -. Quanto però durerà questa risposta però lo scopriremo solo nei prossimi mesi. E’ verosimile che possa durare un anno, un anno e mezzo. Se così dovesse essere è chiaro che una terza dose sarà necessaria. Mentre invece, sin da subito, prima quindi che arrivi l’autunno-inverno è verosimile che una terza dose possa essere necessaria in coloro che hanno un sistema immunitario più fragile. Ad esempio persone molto molto anziane, pazienti oncologici in chemioterapia, o che hanno fatto il trapianto. Così come è possibile che una terza dose possa essere necessaria nel caso in cui compaia una variante tale da eludere i vaccini esistenti”.
(ITALPRESS).
“Però questa quarta ondata, almeno per quanto riguarda coloro che stanno male in forma seria, tanto da ricorrere alle cure ospedaliere, è prevalentemente per i non vaccinati”, ha aggiunto Sileri, che ha spiegato: “Questa ondata sarà caratterizzata probabilmente da un ulteriore incremento dei casi positivi, ma da una stabilizzazione dei ricoveri e dei decessi. Sarà più probabile vedere un incremento dei ricoveri e decessi laddove è maggiore la percentuale di popolazione non vaccinata. Ci stiamo sì concentrando a vaccinare la persone più giovane, con tantissime opzioni anche per invogliare gli over 12. Ma la cosa più importante, e che a me preoccupa di più, è andare a cercare gli over 50 perchè saranno loro, non vaccinati a maggior rischio, ad essere inclusi nel computo dei malati gravi di questa quarta ondata”.
“Immagino proprio che dovremo fare una terza dose di vaccino – ha spiegato il sottosegretario -. E’ difficile poter dire quando, ma è verosimile almeno dopo un anno dal vaccino”.
“Conosciamo questo vaccino da poco meno di un anno, come largo uso nella popolazione. Sappiamo che, ad oggi, la risposta anticorpale e protettiva permane – aggiunge -. Quanto però durerà questa risposta però lo scopriremo solo nei prossimi mesi. E’ verosimile che possa durare un anno, un anno e mezzo. Se così dovesse essere è chiaro che una terza dose sarà necessaria. Mentre invece, sin da subito, prima quindi che arrivi l’autunno-inverno è verosimile che una terza dose possa essere necessaria in coloro che hanno un sistema immunitario più fragile. Ad esempio persone molto molto anziane, pazienti oncologici in chemioterapia, o che hanno fatto il trapianto. Così come è possibile che una terza dose possa essere necessaria nel caso in cui compaia una variante tale da eludere i vaccini esistenti”.
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