ROMA (ITALPRESS) – “Il David è una festa del cinema, della cultura italiana, una festa che con il suo ritmo annuale scandisce la storia del nostro Paese. Linguaggi che cambiano, racconti, sogni, volti che esprimono emozioni che sentiamo anche nostre. L’anno scorso non abbiamo potuto svolgere la cerimonia, quest’anno siamo tornati in forma ridotta. Un segnale di ripartenza, di speranza”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l’incontro al Quirinale con l’Accademia del Cinema Italiano in occasione della 66° edizione dei Premi David di Donatello.
“Lo spettacolo dal vivo è tra i settori più colpiti dalla pandemia, l’intervento del Governo è necessario per affrontare l’impoverimento economico ma soprattutto culturale. L’arte -continua il presidente Mattarella – non è un elemento aggiuntivo della vita sociale di cui si può fare a meno, ne costituisce parte irrinunciabile. La pandemia ci ha costretti a chiudere le porte del cinema e dei teatri come nei periodi più oscuri della storia dell’umanità. Per sconfiggere il virus serviranno prudenza e responsabilità, non possiamo vanificare i sacrifici per rispetto delle morti e delle sofferenze, ma accanto alla responsabilità c’è bisogno anche della determinazione dell’iniziativa, per portare avanti progetti che aiutino a sviluppare innovazione e qualità nel settore. L’Accademia dei David ha destinato quest’anno dei premi speciali alle persone che appartenenti al comparto della sanità hanno lavorato per consentire al cinema di andare avanti in sicurezza. Il loro impegno manifesta e simboleggia la capacità di fare sistema per il bene comune. Dalle gravi crisi si esce solo con la solidarietà, la visione e il senso di appartenenza a una storia comune. I miei auguri vanno alle tre icone del cinema italiano che hanno ricevuto il premio alla carriera, Milo, Abatantuono, Bellucci, tre personalità forti in piena continuità con la storia del David di Donatello”.
(ITALPRESS).
“Lo spettacolo dal vivo è tra i settori più colpiti dalla pandemia, l’intervento del Governo è necessario per affrontare l’impoverimento economico ma soprattutto culturale. L’arte -continua il presidente Mattarella – non è un elemento aggiuntivo della vita sociale di cui si può fare a meno, ne costituisce parte irrinunciabile. La pandemia ci ha costretti a chiudere le porte del cinema e dei teatri come nei periodi più oscuri della storia dell’umanità. Per sconfiggere il virus serviranno prudenza e responsabilità, non possiamo vanificare i sacrifici per rispetto delle morti e delle sofferenze, ma accanto alla responsabilità c’è bisogno anche della determinazione dell’iniziativa, per portare avanti progetti che aiutino a sviluppare innovazione e qualità nel settore. L’Accademia dei David ha destinato quest’anno dei premi speciali alle persone che appartenenti al comparto della sanità hanno lavorato per consentire al cinema di andare avanti in sicurezza. Il loro impegno manifesta e simboleggia la capacità di fare sistema per il bene comune. Dalle gravi crisi si esce solo con la solidarietà, la visione e il senso di appartenenza a una storia comune. I miei auguri vanno alle tre icone del cinema italiano che hanno ricevuto il premio alla carriera, Milo, Abatantuono, Bellucci, tre personalità forti in piena continuità con la storia del David di Donatello”.
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