ROMA (ITALPRESS) – “Cosa possiamo fare per arginare la quarta ondata? Reiterare il messaggio di indossare le mascherine, evitare gli assembramenti, far capire che la situazione non è messa alle spalle, servono comportamenti responsabili”. Lo ha dichiarato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid, ospite ba “Mezz’ora in più” su Rai3.
Su possibili restrizioni in vista del Natale ha detto: “Mancano ancora tanti giorni, ma sarà un Natale connotato da maggior socialità rispetto all’anno scorso. Siamo 5 punti sopra alla Germania per vaccinanti e pure sopra alla Francia. Dobbiamo convincere chi è restio, riluttante e resistente e dobbiamo continuare con la dose booster o addizionale seguendo criterio di fragilità della popolazione, anche qui siamo già al 35% di chi l’ha ricevuta. Faremo tutti la terza dose? Concentriamoci sulle fasi identificate. Vaccinare i bambini? La risposta è netta quando saranno approvati da Ema e Aifa, non vedo perchè non offrire una vaccinazione alla fascia 5-11 anni. In America lo fanno già. Seppur raramente i bambini sviluppano forme gravi di malattia o di Covid-19, dobbiamo tutelare la loro socialità e fare di tutto per mantenere le scuole aperte e poi si fa anche per ridurre la circolazione del virus nel Paese”, ha concluso.
(ITALPRESS).
Su possibili restrizioni in vista del Natale ha detto: “Mancano ancora tanti giorni, ma sarà un Natale connotato da maggior socialità rispetto all’anno scorso. Siamo 5 punti sopra alla Germania per vaccinanti e pure sopra alla Francia. Dobbiamo convincere chi è restio, riluttante e resistente e dobbiamo continuare con la dose booster o addizionale seguendo criterio di fragilità della popolazione, anche qui siamo già al 35% di chi l’ha ricevuta. Faremo tutti la terza dose? Concentriamoci sulle fasi identificate. Vaccinare i bambini? La risposta è netta quando saranno approvati da Ema e Aifa, non vedo perchè non offrire una vaccinazione alla fascia 5-11 anni. In America lo fanno già. Seppur raramente i bambini sviluppano forme gravi di malattia o di Covid-19, dobbiamo tutelare la loro socialità e fare di tutto per mantenere le scuole aperte e poi si fa anche per ridurre la circolazione del virus nel Paese”, ha concluso.
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