Roma, 30 apr. (askanews) – Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo del Covid-19 in Italia "resta ancora a un livello impegnativo" ha detto il presidente dell’Istituto Superore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa settimanale sui dati del monitoraggio della cabina di regia.
E’ in leggera salita l’indice Rt nazionale di contagio, a 0,85, dopo lo 0,81 della scorsa settimana.
Brusaferro: "Il quadro che vediamo questa settimana è di un Rt con limite inferiore a 1 praticamente in tutte le Regioni tranne che in due. 11 Regioni sono a rischio moderato, 10 a rischio basso".
L’incidenza è in diminuzione ma sempre sopra 146, lontana da
livelli, 50 per 100.000 abitanti, che permetterebbero tracciamento e contenimento dei nuovi casi. L’età media dei contagiati è scesa ai 42 anni nell’ultima settimana rispetto ai 43 della scorsa e, grazie ai vaccini, si registra una forte decrescita di contagi tra over 80 e operatori sanitari.
Migliora la situazione negli ospedali.
Migliora la situazione negli ospedali. Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: "La notizia migliore riguarda la decongestione dell’occupazione degli ospedali, i posti di area medica scendono sotto la soglia critica, per le terapie intensive siamo proprio sulla soglia critica, al 30% di occupazione, però c è un certo miglioramento rispetto alle scorse settimane".
Ma l’attenzione deve restare alta soprattutto per le varianti. Quella inglese ormai è la predominante in Italia, pochissimi i casi di brasiliana e nigeriana, da monitorare e ancora in via di studi. Uno, al momento di quella indiana.