Milano, 26 apr. (askanews) – Strade vuote, negozi chiusi. A Nuova Delhi sono state imposte nuove restrizioni per tentare di frenare l’impennata dell’epidemia di Sars-Cov2 che sta mettendo in crisi il sistema sanitario, incapace di curare adeguatamente i contagiati che continuano ad aumentare con un conseguente aumento dei decessi. Colpa di scarse restrizioni finora, una popolazione molto numerosa, una sanità già non a livelli ottimali e di una variante più contagiosa.
I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono stati oltre 350mila, le vittime 2.812. Le immagini dai crematori in funzione 24 su 24 per bruciare le salme delle vittime sono l’immagine terribile della catastrofe in corso.
La comunità internazionale si sta muovendo, non solo interrompendo voli e imponendo quarantene a chi arriva dall’India. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che l’Europa è allarmata dalla situazione ed è pronta a dare il suo sostegno. La Gran Bretagna ha annunciato l’invio di ventilatori e ossigeno, la cui scarsezza sta creando grossi problemi negli ospedali. E anche gli Stati Uniti invieranno attrezzature mediche e materiale per produrre più vaccini.