Roma, 1 giu. (askanews) – Di passaggio a Roma poco prima di una visita a Bergamo (il 3 giugno), il deputato della Cdu al Bundestag, Marian Wendt, è il giovane presidente della Commissione petizioni e membro del comitato parlamentare di amicizia Italia-Germania. Fu lui che a marzo 2020 organizzò i primi trasferimenti di pazienti italiani malati di Covid in Germania. Lo abbiamo incontrato per una chiacchierata nella sede della Konrad Adenauer Stiftung (Kas), a due passi da Palazzo Madama:
"Allora, ricordo, era marzo quando arrivò la richiesta, Bergamo era molto colpita dalla pandemia di coronavirus, gli ospedali erano pieni. Al tempo avevo dei buoni contatti con l’ambasciata tedesca qui a Roma, che ho sempre, arrivo la richiesta: possiamo curare i pazienti qui? I nostri ospedali, anche quello della mia circoscrizione, erano vuoti", ha spiegato il deputato, originario di una località vicino a Lipsia.
"Avevo visto le foto in Italia, ho seguito le conferenze stampa della Protezione Civile e abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa", ha ricordato.
"Naturalmente è stata una cosa simbolica, all’inizio erano solo 6 pazienti, su oltre 6.000 morti solo a Bergamo", ha sottolineato.
"E credo che allora fu un segno molto, molto importante anche per l’Italia ‘non siete soli’, vi aiutiamo, vi sosteniamo e questo ha anche a che fare con la solidarietà europea", ha affermato l’esponente del partito di Angela Merkel.
"Con grande umiltà per prima cosa andrò a Bergamo, per un incontro con il vicesindaco, sono molto curioso di come la città forse è cambiata", ha aggiunto.
Dai primissimi trasferimenti di malati italiani in Sassonia, la Germania poi accolse numerosi altri pazienti da tutta Europa:
"E poi ci siamo chiesti se non potevamo accoglierne di più. Tramite questa iniziativa la Germania ha accolto 250 pazienti di coronavirus da altri Stati europei, in totale", ha concluso Wendt, precisando che 15 di questi erano italiani.