https://www.youtube.com/watch?v=Yhj-ECro0R4
Roma, 15 gen. (askanews) – Al drive-in della Fiera del Mediterraneo di Palermo si sperimenta il nuovo test cito-salivare per il Covid-19. Il prelievo viene fatto anche sulla base della lingua, non solo sulla secrezione salivare, cercando di prendere più cellule possibili che vengono poi lisate all’interno di particolari reagenti.
Un’operazione che dura in tutto 31 minuti, poco di più del tempo richiesto per processare i tamponi rapidi antigenici.
Un test veloce e con una sensibilità e una specificità superiore al tampone molecolare.
Riccardo Moffa, titolare della Stark, società che lo ha brevettato, con sede nel Principato di Monaco, insieme all’Università di Napoli. "Ci sono tamponi salivari che sono arrivati in passato in cui non abbiamo creduto, nella saliva l’informazione è troppo ridotta, bisogna centrifugare, ecc. Il nostro è cito-salivare, quindi prendiamo una parte di saliva e una di cellule perché il virus non sta in sospensione nel muco o nella saliva, il virus entra dentro le cellule quindi se si fa un prelievo anche citologico, non solo del liquidi, se poi tu rompi la membrana cellulare dentro trovi molto più virus, perché il suo mestiere è colonizzare le cellule.
1.11-1.21
Il campione di partenza è fondamentale quindi rompendo le cellule troviamo il virus e vediamo molti più positivi".
I tempi di risposta sono molto rapidi, potrebbero rivelarsi quindi uno strumento utile nella lotta al Covid.
1.36-1.44
"Ogni operatore ne può arrivare a sviluppare 16 contemporaneamente è una sequenza in batteria, una cosa semplice".
Durante la sperimentazione si sono riscontrati alcuni casi limite: esito negativo al tampone rapido ma esito positivo al salivare per poi avere un altro negativo al tampone molecolare. Differenze al momento addebitate alla fase sperimentale e alla maggiore sensibilità di questo nuovo test salivare.