ROMA (ITALPRESS) – Recovery Plan, pandemia, riforma fiscale. Sono alcuni dei temi al centro del Giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, esercizio finanziario 2020. Nel corso della cerimonia, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, ha ricordato che il Recovery Plan “rappresenta un’opportunità per effettuare investimenti che aumentino il potenziale di crescita del Paese: per raggiungere tale obiettivo sarà necessario creare un contesto più trasparente ed efficiente e uno sviluppo sostenibile, al fine di consentire l’accesso allo studio, alla formazione e a un lavoro dignitoso, anche ai più svantaggiati, oltre che l’esercizio dell’attività di impresa, senza il condizionamento di fenomeni criminosi”.
Al tempo stesso, occorrerà “seguire un cammino di finanza pubblica che, fatta salva l’esigenza di aumentare strutturalmente alcune componenti della spesa sia corrente, sia in conto capitale, affianchi, quando le condizioni lo consentiranno, all’espansione della spesa ‘buonà il contenimento di quella ‘cattivà”.
In questo contesto è necessaria una riforma del fisco per garantire l’effettiva distribuzione del carico fiscale: “L’attività di accertamento e controllo è stata graduata, e in parte fermata, durante l’emergenza sanitaria. Al di là di quanto accaduto in questa particolare contingenza, non si può non osservare come la riscossione dei crediti pubblici presenti da tempo gravi difficoltà: a 20 anni dall’iscrizione a ruolo, la percentuale è inferiore al 30 per cento del carico netto; dopo 10 anni non raggiunge il 15 per cento”. Per il presidente Carlino “si dovrà dare un consistente impulso alla lotta contro l’evasione fiscale per assicurare contestualmente una crescita del rapporto entrate su Pil e una riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese”.
(ITALPRESS).
Al tempo stesso, occorrerà “seguire un cammino di finanza pubblica che, fatta salva l’esigenza di aumentare strutturalmente alcune componenti della spesa sia corrente, sia in conto capitale, affianchi, quando le condizioni lo consentiranno, all’espansione della spesa ‘buonà il contenimento di quella ‘cattivà”.
In questo contesto è necessaria una riforma del fisco per garantire l’effettiva distribuzione del carico fiscale: “L’attività di accertamento e controllo è stata graduata, e in parte fermata, durante l’emergenza sanitaria. Al di là di quanto accaduto in questa particolare contingenza, non si può non osservare come la riscossione dei crediti pubblici presenti da tempo gravi difficoltà: a 20 anni dall’iscrizione a ruolo, la percentuale è inferiore al 30 per cento del carico netto; dopo 10 anni non raggiunge il 15 per cento”. Per il presidente Carlino “si dovrà dare un consistente impulso alla lotta contro l’evasione fiscale per assicurare contestualmente una crescita del rapporto entrate su Pil e una riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese”.
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