Le variazioni sono migliaia, ma spesso non significative
Il SARS-CoV-2 continua a mutare: le variazioni sono migliaia, ma spesso non significative. Le varianti che preoccupano di più sono quella isolata nel Regno Unito e quella individuata in Sudafrica. La mutazione inglese è caratterizzata da 23 variazioni. È comparsa a settembre ed è stata resa nota a metà dicembre. L’aumento della trasmissibilità è stimato al 70%. È stata identificata in 33 Paesi, inclusa l’Italia, dove sono stati accertati circa 20 casi. La variante isolata a ottobre in Sudafrica ha una maggiore capacità di contagio e una carica virale più alta. Al momento non è provato che comporti sintomi peggiori o una mortalità superiore. Il 10 gennaio è stato rilevato in Giappone un nuovo ceppo, simile in parte alle varianti inglese e sudafricana. È stata scoperta in quattro persone infette arrivate dal Brasile. Secondo uno studio, il vaccino Pfizer-BioNTech dovrebbe funzionare contro 16 mutazioni del virus, comprese quella inglese e sudafricana. ( Ansa – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/coronavirus-quali-sono-mutazioni-conosciute-finora-variante-inglese-sudafricana-giapponese/6cdf8c78-5742-11eb-8f51-2cbbf1c2346f
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