Coronaviruis, D’Amato: con monoclonali ora abbiamo un’arma in più

di solobuonumore

Coronaviruis, D’Amato: con monoclonali ora abbiamo un’arma in più

Latina, 9 feb. (askanews) – "Il ministero ha autorizzato l’acquisto degli anticorpi monoclonali, adesso bisognerà fare dei protocolli d’ingaggio per capire come vengono reclutati i pazienti e soprattutto chi recluta e in quanto tempo perché il fattore tempo è importante e in questo caso serve per acquisire precocemente la gestione del paziente e sottoporlo agli anticorpi monoclonali. Noi siamo fiduciosi perché riteniamo che in questo virus più armi abbiamo a disposizioni e meglio è per combatterlo".

Così ad askanews l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, parlando a margine della visita alla BSP Pharmaceuticals S.p.A. di Latina, centro italiano individuato dalla Lilly per alcune fasi della produzione a livello mondiale dell’anticorpo monoclonale Bamlanivimab, approvato anche in Italia dopo la pubblicazione in Gazzetta del decreto del ministro Roberto Speranza.

"Sicuramente la somministrazione deve avvenire in ambito ospedaliero – ha spiegato D’Amato – stiamo studiando anche un protocollo con lo Spallanzani e l’Aifa perché il reclutamento deve essere fatto dal medico di medicina generale, la somministrazione in ambito ospedaliero ma abbiamo bisogno di un protocollo clinico. In Lazio abbiamo un polo farmaceutico all’avanguardia, rappresenta circa il 40% dell’export nazionale e rappresenta un motivo di vanto per la nostra regione.

Come mai partiamo con ritardo? Quando c’è un’innovazione e s’inserisce un nuovo farmaco c’è bisogno di avere l’autorità regolatoria che fa tutto il percorso per l’autorizzazione. In questo caso probabilmente Aifa poteva far prima ma l’importante è che ce l’abbiamo. Come ha detto il ministro Speranza, bisogna accelerare".

Quanto al piano vaccinale, infine, l’assessore ha rassicurato che in Lazio vanno bene. "Siamo la prima regione che è partita con gli over80 – ha detto – puntiamo nei prossimi 2 mesi a concludere con questa categoria che è la più fragile".

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