Verona, 8 nov. (askanews) – Uno spazio per unire enogastronomia e cultura, mercato e gallerie d’arte. A Verona Eataly Art House ha aperto, accanto al negozio tradizionale di alimenti, anche una serie di spazi culturali che permettono ai clienti di Eataly di visitare mostre e di comprare opere d’arte.
"Siamo una sorta di kunsthalle – ha detto ad askanews Chiara Ventura, vicepresidente di Eataly Art House – abbiamo fortemente voluto aprire con due artisti importanti contemporanei, da un lato c’è un grande ritorno di Anton Corbijn in Italia dopo 18 anni per un maestro della fotografia che porta dei lavori inediti; dall’altro un lavoro di Ibrahim Mahama, due Biennali, una Documenta a Kassel, tra i protagonisti della prossima Biennale di architettura di Venezia, che ha fatto un lavoro site specific per questo luogo, appositamente".
I ritratti e la stage photography di Corbijn hanno una grande forza narrativa, sembrano immagini che ne innescano altre oppure che raccontano ciò che non sempre riusciamo a cogliere, per esempio, di rockstar o artisti famosissimi. Mahama invece ricostruisce, come sempre ricorrendo a materiali del mondo reale, una storia di rinascita ed emersione dall’oscurità. Una redenzione in fondo.
"La nostra sfida, il nostro sogno – ha aggiunto Chiara Ventura – è quello di poter ampliare il pubblico che normalmente frequenta gallerie e musei e dove lo possiamo fare se non in un luogo nel quale la gente può liberamente entrare con un carrello, vedere delle mostre, comprare opere d’arte".
Un esperimento che in un certo senso sfida la spesso eccessiva "seriosità" dei luoghi d’arte e vuole riavvicinare anche il contemporaneo alle persone.