Parma, 15 set. (askanews) – "Non possiamo mandare a Bruxelles" per trattare sugli aiuti all’Italia gli "impresentabili" che hanno fatto cadere il governo Draghi. Gli stessi "amici di Viktor Orban" che "ha messo il veto al tetto comune europeo per il gas". Lo ha detto Anna Maria Corazza, candidata al Senato con Più Europa ed ex europarlamentare, ricordando che "chi ha nel programma di rinegoziare il Pnrr non conosce Bruxelles" perché "il Pnrr rinegoziato, significa bloccarlo".
"Noi imprenditori siamo in ginocchio: prima la pandemia, poi le incertezze e il caro bollette. I politici ci sembrano dei marziani. E allora scendete da Marte" ha chiesto Corazza, che gestisce l’impresa di famiglia a Salsomaggiore Terme e ora è capolista di Più Europa sul plurinominale in Emilia e Umbria e numero due in Romagna e Roma centro.
"Come avete fatto a mandare a casa Draghi che stava rimettendo in piedi il nostro paese? Chi ha affossato Draghi ha affossato l’Italia – ha proseguito -. Adesso ci vogliono subito misure per il tetto comune europeo per il gas. Chi ha messo il veto? Viktor Orban, l’amico di Meloni e Salvini. Bisogna subito sburocratizzare e semplificare per avere rigassificatori, termovalorizzatori, rinnovabili, un mercato comune europeo dell’energia e subito il pacchetto di sostegni di Mario Draghi per dare fiato alle famiglie e alle imprese".
"Chi ha nel programma di rinegoziare il Pnrr non conosce Bruxelles: il Pnrr rinegoziato significa bloccarlo; va invece attuato perché se lo rinegoziamo rischiamo anche di perderlo – ha spiegato Corazza -. A Bruxelles bisogna accreditarsi, mandare delle persone come Draghi che negoziavano gli interessi dell’Italia. Non ci possiamo mandare gli impresentabili. Gli amici di Putin, che è responsabile dei rincari delle bollette e del carrello della spesa perché sta bruciando il gas e granai invece di darceli. Amici di Putin: come possiamo affidargli il nostro paese in un momento così difficile di grande crisi?".