Viaggio delle telecamere di Fanpage.it a Spinello, la frazione di Santa Sofia, in provincia di Forlì-Cesena, dove nei giorni scorsi sono stati trovati morti nella loro villetta i coniugi Paolo Neri e Stefania Platania, 67 e 65 anni. Si sarebbero tolti la vita sparandosi in contemporanea con due pistole regolarmente in loro possesso. Come emerso nel corso delle indagini (che per ora escludono la pista dell’induzione al suicidio) i due, ex dipendenti del Senato, erano seguaci di Ramtha, comunità secondo la quale Spinello fosse una terra benedetta, tanto da scampare alla fine del mondo che secondo loro, in base alle profezie dei Maya, sarebbe dovuto finire nel 2012. “Ma erano usciti dalla setta almeno sette o otto anni fa” spiega una vicina. “Ci sono dentro tutti, ma il bunker non è in tutte le case”. Prima della pandemia, dice ancora la donna, spesso i seguaci di Ramtha si radunavano a Sportilia, il centro sportivo utilizzato prevalentemente dagli arbitri di calcio italiani per i raduni e la preparazione ai campionati nazionali. “Veniva anche l’americana”, sottolineano dal paese (ma senza una gran voglia di rispondere alle domande dei tanti giornalisti arrivati da tutta Italia), con riferimento alla fondatrice della scuola, JZ Knight. La stessa, con una nota, ha invitato “la comunità e i media ad astenersi da speculazioni e pettegolezzi sui social media in modo che i figli di Paola e Stefania nel loro lutto non debbano affrontare ulteriore dolore e angoscia in questo momento difficile”. Nel tardo pomeriggio di lunedì 23 maggio è arrivato dalla provincia di Roma a Spinello anche il figlio della coppia. "Non ho nessuna dichiarazione da fare -ha detto ai cronisti-. Siamo distrutti dal dolore, vorremmo solo restare in pace".
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