"Siamo tutti laureati con 107 e l’età media è di 35 anni. Ho fatto un dottorato e sono stato precario in università per tanti anni. Provo rabbia quando ci dicono che siamo degli scappati di casa". Antonio è uno dei 2.700 navigator che rischiano di rimanere senza lavoro qualora non venisse prorogato il contratto in scadenza il prossimo 30 aprile. "Il rinnovo ci deve essere come riconoscimento del nostro lavoro e non perché – continua col megafono in mano davanti ai suoi colleghi sotto la prefettura di Milano – è difficile politicamente lasciare a casa 2.700 persone". Dovevano essere parte integrante delle politiche attive del lavoro all’interno del reddito di cittadinanza, ma oggi sono loro a vedere a rischio la loro occupazione: "Il nostro è un lavoro di medio-lungo periodo perché – racconta il navigator Paolo da Brescia – le persone che dobbiamo assistere sono difficilmente collocabili sul mercato del lavoro. Lasciarci a casa adesso sarebbe un grave danno per il sistema paese". .Servizio di Andrea Lattanzi
Il consigliere del ministero Turismo: "Vespucci volano per le eccellenze italiane" Leggi altro
Saariselkä (Finlandia), 21/12/2024 - Punta stampa del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima di partecipare alla prima giornata del Vertice… Leggi altro
Scorci mozzafiato nell'area protetta al confine tra Umbria e Marche Leggi altro
Gli Houthi rivendicano l'azione che ha provocato danni e almeno 14 feriti Leggi altro
ROMA (ITALPRESS) - Si trova sotto interrogatorio, dopo il suo arresto, l'attentatore che ieri sera alla guida di un Suv… Leggi altro
ROMA (ITALPRESS) - "Siamo consapevoli che il settore auto sta vivendo una fase di profonda trasformazione, che riguarda prima di… Leggi altro