
“Tutti noi dobbiamo onorare questi nostri eroi stringendoci attorno alle loro famiglie e alla loro memoria, come comunità nazionale e istituzioni, non risparmiando alcuno sforzo per arrivare alla verità sulla loro tragica fine e rafforzando l’impegno e l’attenzione per l’Africa, un continente cruciale per gli equilibri del mondo”, ha sottolineato Di Maio.
“Quanto è successo ha evidenziato ancora una volta il tema della sicurezza di alcuni paesi in cui operano i nostri diplomatici e i nostri militari”, ha aggiunto. La Farnesina, ha spiegato Di Maio, “classifica la Repubblica democratica del Congo in terza fascia di rischio su quattro”. “L’ambasciata – ha poi precisato – è dotata di due vetture blindate”.
“L’ambasciatore e il carabiniere si sono affidati al protocollo delle Nazioni unite che li ha presi in carico fin da Kinshasa, su un aereo della missione Onu per il viaggio fino a Goma”, ha spiegato il titolare della Farnesina, che ha riferito di aver chiesto “un rapporto dettagliato sull’attacco al convoglio”. “Al Programma alimentare mondiale e all’Onu – ha aggiunto – abbiamo chiesto formalmente l’apertura di un’inchiesta che chiarisca l’accaduto, le motivazioni alla base del dispositivo di sicurezza utilizzato e in capo a chi fossero le responsabilità di queste decisioni. Abbiamo anche spiegato che ci aspettiamo nel minor tempo possibile risposte chiare ed esaustive”.
(ITALPRESS).