ROMA (ITALPRESS) – “Ormai il problema della carenza di organici nelle Prefetture e nelle Questure italiane rischia di paralizzare tutta l’attività amministrativa di questi strategici uffici della Pubblica Amministrazione”. Lo denuncia in una nota Confintesa FP alla luce di sempre maggiori disagi cui sono costretti i cittadini che si rivolgono a Prefetture e Questure e non riescono ad avere, se non con notevoli disagi, risposte alle loro richieste. “Attualmente – continua la nota – l’organico complessivo del Ministero dell’interno è al di sotto del 60% rispetto al previsto, con punte che arrivano al 40% del previsto per alcune Prefetture e Questure. In particolare, in questi ultimi giorni si sono accentuate, sul territorio, le proteste di Confintesa FP proprio per richiamare l’attenzione del neoministro dell’Interno Matteo Piantedosi su questo delicato problema che rischia di provocare la paralisi amministrativa delle strutture periferiche del Ministero dell’Interno. Questo anche alla luce dell’intenzione del Governo di aggiungere competenze amministrative sull’immigrazione in capo ai Prefetti”.
“Esistono situazioni ormai arrivate all’insostenibile, soprattutto nelle Prefetture e nelle Questure del Nord ed in Sardegna, dove il rischio del blocco amministrativo totale è reale e potrebbe arrivare a penalizzare i cittadini di quei territori. Confintesa FP ha già organizzato presidi e proteste (che stanno continuando in tutta Italia) per sensibilizzare il ministro Piantedosi e il Governo su un tema come quello della carenza del personale civile in un’Amministrazione di vitale importanza per garantire il regolare svolgimento delle attività amministrative quali la cittadinanza, l’immigrazione, la polizia amministrativa, l’antimafia, oltre che di controllo del territorio con il personale della protezione civile”.
Confintesa FP, conclude la nota, chiede al ministro “di intervenire quanto prima attraverso un monitoraggio delle professionalità presenti nelle Prefetture e nelle Questure e la copertura degli organici carenti attraverso lo scorrimento di graduatorie di concorsi ancora in sospeso, al fine di accelerare la definizione di pratiche in tempi certi e restituire fiducia all’utenza”.
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