Condividere e non comprare: la biblioteca delle cose

di solobuonumore

Condividere e non comprare: la biblioteca delle cose

Pennelli, trapani, cesoie, ma anche mixer e gazebo per organizzare feste.

A Palermo, da mesi, chi vuole prendere in prestito degli utensili senza comprarli può andare alla “Biblioteca delle cose”. “Vogliamo spostare l’attenzione dagli oggetti alle persone, perché così tessiamo relazioni, facciamo incrociare uomini e donne che non si sarebbero probabilmente mai incrociati”, dicono gli animatori di “Zero”. Le sedi nel capoluogo siciliano sono due. Una è nel coworking Neu [nòi], l’altro nello spazio sociale Booq.

Funziona come una normale biblioteca: con una tessera annuale di 10 euro, si possono prendere gratuitamente gli oggetti, catalogati su www.zeropalermo.it. “Cerchiamo di coinvolgere chi è abituato a comprare su internet ogni attrezzo, che magari userà soltanto una volta, per dare una mano all’ambiente”, concludono le anime della biblioteca.

di Giorgio Ruta

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