a cura di Claudio Valletta
Ma esattamente cosa stiamo respirando?
In questi giorni a Milano alcuni di voi hanno avvertito bruciore agli occhi, fiato corto, affaticamento. Può essere per via dell’inquinamento.
Con una parola sola, inquinamento, si intendono tanti inquinanti e ciascuno di questi ha un effetto diverso sul nostro organismo.
Ad esempio, l’ozono provoca problemi respiratori, l’anidride solforosa è molto irritante per gli occhi e le vie respiratorie, il monossido di carbonio può limitare la quantità di ossigeno nel sangue, mentre il PM 2.5 e PM 10 possono entrare nel nostro corpo attraverso i polmoni, raggiungere il sangue e causare diversi problemi, anche cardiaci.
Avete presente le mappe della qualità dell’aria che in questi giorni girano molto sui social? Ecco, ognuna di loro fa le sue stime prendendo come riferimento un inquinante che può essere diverso da mappa a mappa.
Per esempio, la mappa dell’Iphone ottiene i dati da Breezometer, una startup acquisita da Google nel 2022 per oltre 200 milioni di dollari.
Questa Startup misura la qualità dell’aria prendendo in considerazione molte nazioni, creando un indice per ogni località.
Per esempio, Milano ha qualità dell’aria malsana, Roma, indicata come vatican city tra l’altro, malsana per gruppi sensibili, Napoli Malsana.
In base a cosa lo dice?
Questo indice è calcolato prendendo la media di ogni inquinante, calcolando un indice per ciascun inquinante che ne descrive la concentrazione, quindi abbiamo un numero (un indice) per pm 2.5, uno per pm 10, un indice per il monossido di carboni eccetera. L’indice finale che colora le mappe che vediamo è calcolato prendendo solo il peggiore di tutti questi indici.
Qua, vediamo solo un inquinante.
Ovviamente però non ne respiriamo solo uno, ma diversi.
In Italia, in questo momento, l’inquinante principale è il PM 2.5, ma in realtà superiamo i limiti dell’OMS per molti altri inquinanti, come il PM 10 o il monossido di carbonio, eccetera.
Possiamo vedere la concentrazione di pm2.5 negli ultimi 30 giorni a Milano, guardate il 10 e l’11 febbraio com’era bassa, indovinate cos’è successo questi giorni? Pioveva
Quando piove infatti le gocce raccolgono gli inquinanti nella loro caduta e in un certo senso puliscono l’aria.
Negli ultimi 30 giorni, in 28 di questi si è superata la soglia di pm2.5 raccomandata dall’OMS.
Insomma, calcolare un indice che descriva la qualità dell’aria è molto complicato, perchè ci sono tanti inquinanti da monitorare e ognuno di questi ha effetti diversi sul nostro organismo.
Quello che è sicuro però è che in questi giorni l’aria è pessima per tanti inquinanti che sono sopra il limite indicato dall’OMS, ad alcuni è capitato di sentire bruciore agli occhi, essere a corto di fiato, avere un senso di affaticamento.
Questo vale soprattutto per i soggetti a rischio o le persone che hanno o hanno avuto di recente virus respiratori.
L’inquinamento causa numerose vittime ogni anno sia a livello italiano che mondiale. È stato anche definito come un’epidemia silente.
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