Come riconoscere il botulino?

di solobuonumore

Come riconoscere il botulino?

Si è parlato molto di sospetta intossicazione da botulino dopo la morte di una donna e il ricovero di suo marito in seguito a una cena in pizzeria. Finora sono state completate solo le analisi sull’uomo, che però non evidenziano tracce di questa sostanza. 

Cerchiamo comunque di fare chiarezza dal punto di vista scientifico. Cos’è il botulino? quali sono i sintomi? e si può riconoscere? 

Il batterio del botulino, è responsabile di una delle più serie e temute intossicazioni alimentari.
Le sue sue tossine possono infatti scatenare il botulismo, una patologia che può avere conseguenze anche mortali.

Il botulino è un batterio che produce una tossina neurotossica cioè che agisce sul sistema nervoso. I sintomi compaiono tra le 18 e le 36 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato. Il sintomo tipico è la paralisi flaccida, che consiste in una diminuzione del tono muscolare ed una perdita della motilità volontaria, In parole semplici, viene compromessa l’attività dei muscoli

La principale causa di morte è legata proprio al blocco dei muscoli dell’apparato respiratorio.

Altri sintomi sono annebbiamento e sdoppiamento della vista, secchezza della bocca, abbassamento delle palpebre superiori difficoltà a parlare,o anche vertigini, vomito, nausea e restrizione urinaria.

Dove si può formare il botulino?
Le confetture, le conserve di vario tipo e i cibi in scatola – per esempio il tonno – possono essere esposti al rischio di contaminazione da botulino, ovviamente per le pientanze fatte in casa i pericoli sono maggiori.
La semplice bollitura casalinga non è sufficiente per eliminare le spore del botulino.

Come riconoscere il botulino nel cibo?
Dipende dal ceppo, infatti il botulino ne ha 7. 
Quello più comune in Italia ed in Europa può non lasciare tracce visibili nel cibo, che appare normale, altri ceppi invece possono causare rigonfiamenti delle confezioni e odore rancido. 

L’intossicazione da botulino è un’emergenza medica e va trattata in ospedale. La rapidità dell’intervento sanitario è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza

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