Bogotà, 6 mag. (askanews) – La Colombia è entrata nella sua seconda settimana di manifestazioni contro il governo di destra del presidente Ivan Duque, che ha denunciato il "vandalismo violento" dei manifestanti ed ha proposto l’apertura di un dialogo, che però non dovrebbe avere luogo prima di diversi giorni.
Diverse migliaia di persone, sindacalisti, studenti, indigeni ed esponenti di altri settori della società civile, sono scesi ieri in strada in diverse grandi città del Paese per chiedere un miglioramento delle politiche sanitarie, educative e di sicurezza e per denunciare gli abusi della polizia. Le violenze hanno provocato complessivamente almeno 24 morti e circa 850 feriti, secondo fonti ufficiali. Ma le ong locali hanno annunciato cifre più alte: secondo Temblor le vittime dall’inizio della protesta sarebbero almeno 37. Reporter Senza Frontiere (RSF) ha deplorato 76 attacchi a giornalisti, dieci dei quali sono stati feriti dalla polizia.