Il videoreportage dalla prima linea del fronte
Sulla prima linea del fronte, dove i russi stanno contrattaccando, lanciano missili Grad e usano i droni. Qui i soldati ucraini tolgono le mine e scavano nuove trincee; c’è anche una mitragliatrice Maxim, che risale come tecnologia alla Prima guerra mondiale e spara 600 colpi al minuto.
Le postazioni dei soldati sono formate da casse di munizioni russe riempite di terra e usate come bastioni contro gli effetti delle esplosioni; i soldati dormono qui. Entriamo nel bunker, che prima era utilizzato dai russi. La notte inizia a far freddo e occorre chiudersi dentro. Entriamo dentro un carro armato russo abbandonato. C’è la torretta aperta, è uno spazio angusto e ferroso.
Ci troviamo a Nova Oleksandrivka, uno dei villaggi liberati negli ultimi 5 giorni, nella regione di Kherson. Il sindaco, 44 anni, è sato catturato, portato nelle carceri russe, picchiato e torturato. Sono stati gli ufficiali della Repubblica del Lugansk, ci racconta. Il sindaco dice che cerca giustizia e che i collaborazionisti e i russi vanno puniti per quello che hanno fatto e per aver abusato della legge. E aggiunge: «Non ci può essere pietà, questa gente va condannata per aver tradito la sua Nazione». ( Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/civili-torturati-trincee-bunker-mitragliatrici-come-1915-viaggio-prima-linea-ucraina-kherson-il-fiume-dnipro/fdb2c144-4592-11ed-ae76-796653a6438b