Sono passati 4 mesi dal crollo strutturale dei tunnel della metropolitana di Napoli in costruzione che hanno generato il crollo di alcune congreghe del cimitero storico di Poggioreale a Napoli. Da allora l’intera area è sotto sequestro per il pericolo di nuovi crolli. Come ogni 5 del mese i familiari si sono ritrovati davanti ai cancelli chiusi per portare un fiore e una preghiera per i loro defunti. La rabbia è tanta. "Vogliamo innanzitutto che chi ha causato tutto questo paghi – spiega Rosaria Carpentieri, familiare di defunti – chiediamo almeno la riapertura parziale del cimitero". Intanto come spiega Pina Caccavale del comitato "5 gennaio" le salme da recuperare sono almeno 1000. "Pare che siano ripresi i lavori di messa in sicurezza, siamo contenti che la pm abbia ascoltato le nostre richieste, chiediamo che si faccia nel tempo più rapido possibile". Senza la messa in sicurezza non sarà possibile recuperare le salme coinvolte nel crollo delle palazzine e finite, alcune, all’interno della voragine stessa che ha squarciato la parte bassa del cimitero di Poggioreale. "Speriamo in una riapertura parziale del cimitero – sottolinea Caccavale – ma al tempo stesso abbiamo timore, se una gran parte del cimitero ritornerà attiva i nostri defunti saranno completamente abbandonati?".
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