Nella giornata di lunedì 16 ottobre, al centro della vasta foresta pluviale brasiliana, il Rio delle Amazzoni ha raggiunto il suo minimo storico degli ultimi cento anni, in seguito a una siccità senza precedenti che sta causando notevoli disagi a centinaia di migliaia di abitanti e sta danneggiando l’ecosistema della giungla. La rapida riduzione dei livelli d’acqua nei fiumi che sfociano nel potente Rio delle Amazzoni ha comportato l’isolamento di numerose imbarcazioni, interrompendo l’approvvigionamento di cibo e acqua per i villaggi remoti. Inoltre, si sospetta che le elevate temperature dell’acqua abbiano causato la morte di oltre 100 delfini di fiume in via d’estinzione. Il porto di Manaus, la città più popolosa della regione, confluente tra il Rio Negro e il Rio delle Amazzoni, ha registrato un livello d’acqua di soli 13,59 metri lunedì, rispetto ai 17,60 metri dell’anno precedente, come riportato sul loro sito ufficiale. Questo segna il livello più basso mai registrato, superando il precedente record stabilito nel 2010. La siccità sta colpendo 481.000 persone fin dal lunedì, secondo le dichiarazioni dell’agenzia di protezione civile dello Stato di Amazonas, dove si trova la città di Manaus. Il ministro della Salute brasiliano, Nisia Trindade, ha annunciato che le autorità stanno mobilitando risorse per fornire assistenza sanitaria e supporto medico nelle zone colpite.