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Charlotte Gainsbourg: tutto su mia madre, Jane Birkin

Milano, 10 mar. (askanews) – Attrice fra le più richieste, cantante, modella e ora anche regista. Charlotte Gainsbourg debutta alla regia come autrice di un documentario molto personale, "Jane By Charlotte", un lungometraggio su Jane Birkin, sua madre, nelle sale dal 16 giugno. Ma il pubblico italiano può apprezzare Gainsbourg anche nel film "L’accusa" del marito Yvan Attal che è al cinema in questo momento, e la vedrà ancora dal 21 aprile nelle sale italiane nel film "Gli amori di Suzanna Andler" di Benoit Jacquot, tratto da una piéce di Marguerite Duras.

Insomma, non mancano gli impegni per l’attrice francese, figlia di due icone come il cantante Serge Gainsbourg e l’ex modella e cantante Jane Birkin, come detto protagonista del suo debutto alla regia. Una scelta, quella di Gainsbourg, non dettata tanto dalla volontà di diventare regista quanto dalla voglia di riavvicinarsi a sua madre dopo un lungo periodo molto difficile:

"E’ stato tutto una sorpresa. Non avevo l’intenzione di diventare imporovvisamente una regista. Facevo tutto provando a fare del mio meglio senza sapere cosa stessi facendo".

"E’ stato tutto molto spontaneo. Ero partita per vivere a New York dopo la morte di mia sorella otto anni fa. Ero fuggita via e due anni dopo mi mancava molto mia madre. Così le ho chiesto di poterla seguire nel suo tour in Giappone. E ci sono andata con una troupe".

Da qui è nato il documentario nel quale si scopre una Jane Birkin inedita, un ritratto molto intimo sulla cantante inglese, sulla sua vita, le gioie e i momenti doloroisi, i suoi amori e le paure. Un riratto molto personale ma che al tempo stesso rappresenta anche una storia universale sul rapporto tra una madre e una figlia.

Parla invece di relazioni sentimentali e solitudine la pellicola "Gli amori di Suzanna Andler" che vede Gainsbourg in scena dal primo all’ultimo minuto del film che è ambientato in una splendida villa vuota in Costa Azzurra. Una prova dura quella di interpretare una donna depressa, stretta tra doveri coniugali e slanci sentimentali, anche per un’attrice che si è cimentata in ogni tipo di interpretazione con autori molto esigenti come Lars von Trier, tanto per citarne uno.

"Ero così disgustata da me stessa alla fine della prima proiezione. Non mi ero mai vista su uno schermo per così tanto tempo – sorride l’attrice – ma sul set è stata una esperienza incredibile. Il film è stato girato tutto in una sola settimana molto intensa, dopo un mese in cui ho studiato le battute.

"E’ incredibile la scrittura della Duras nella quale sono più cose dette nei silenzi che nelle parole", ha concluso Gainsbourg.

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