Continua a far discutere la vignetta della rivista satirica Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito il Centro Italia aveva provocato molte reazioni negative, indignando migliaia di utenti sul web.
A gettare benzina sul fuoco, era stata una nuova vignetta del settimanale francese, mentre nelle scorse ore è arrivata la presa di posizione ufficiale da parte del Comune di Amatrice, che dopo essere intervenuto nei giorni scorsi con il sindaco Sergio Pirozzi ha depositato questa mattina, presso la procura del tribunale di Rieti, una denuncia-querela per diffamazione aggravata nei confronti di Charlie Hebdo.
Ha spiegato Mario Cicchetti, in qualità di legale dello stesso Comune: “Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale. La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere ‘satira’ e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice”. Ad avviso dello stesso avvocato, “appare assolutamente configurabile la diffamazione aggravata e non si può ritenere in alcun modo sussistente l’esimente del diritto di critica nella forma della satira”.
Non si è fatta attendere la controreplica di Charlie Hebdo, attraverso il suo direttore, Riss: “Abbiamo fatto in passato disegni simili su Bruxelles, sul terremoto ad Haiti e nessuno ha protestato, nessun italiano ha protestato”. Riss difende il suo giornale su Radio France Inter: “La morte è un tabù, qualche volta bisogna provare a trasgredire”.
Nei giorni scorsi avevano alimentato la polemica anche le parole scioccanti di Maddalena Anna Chirico, giovane esponente politico del Pd e assessore con delega al Turismo e Pubblica Istruzione di Teggiano, in provincia di Salerno, che aveva scritto: “Poi dici che l’Isis non ha ragione!”.