Vibratori, è boom di vendite: crollati i tabù, è un effetto della pandemia? La pandemia e il lockdown hanno esposto tutti a una prolungata solitudine e a carenze affettive. Per le donne è stata l’occasione per sperimentare e difatti si è registrato un boom di vendite di vibratori. Anche se se ne parla poco la masturbazione femminile esiste. Che si tratti di rapporto di coppia o di masturbazione, i toys sono diventati grandi protagonisti delle lunghe giornate in tempo di Covid, senza alcun altro tipo di svago fuori casa. Le aziende del settore, hanno potuto notare un incremento di richieste, strettamente collegato alle restrizioni imposte al tempo del Covid. Tra l'altro, considerata la ancora forte inibizione che si avverte nell'acquistare vibratori e giocattoli di altro tipo al dettaglio, la possibilità data dall'e-commerce è attraente, anche perché è accompagnata da servizi di consegna rapida e riservata, nel rispetto dell'anonimato. La vendita online è destinata a crescere nei prossimi anni anche per questo, ma sicuramente il Covid ha dato una spinta notevole nell'immediato. Lo ha potuto rilevare WOW Tech per esempio, una delle aziende leader nel settore del benessere intimo e fornitore di prodotti per il piacere. Rispetto a Womanizer (il più noto e storico dei brand del gruppo), comparando i dati relativi al periodo 1 marzo 2019-1 marzo 2020 con quelli dell'ultimo anno le vendite sono salite del 208% a livello globale e del 265% in Italia. Proprio l'Europa ha rappresentato la fetta più consistente nel mercato globale dei toy (nel 2019). Lo stesso discorso vale per Lelo, altra azienda leader nella realizzazione di prodotti per la vita intima. In questo caso si è assistito, a livello globale, a un aumento delle vendite pari a circa +148% durante il periodo culmine del lockdown 2020. Secondo i sondaggi dell'azienda, il 40-60% delle donne si masturbano, percentuale che sale al 90-95% sul fronte maschile. fonte: fanpage