[embed]https://www.youtube.com/watch?v=v-cy7ucK1ME[/embed] BookZ - I libri per la generazione Z è una serie dedicata alla lettura, con giovani protagonisti della musica, del cinema, dell'arte e del web che raccontano i libri della loro adolescenza. L'attore Elio Germano è il protagonista della tredicesima puntata di BookZ. L'attore racconta la sua grande passione per le storie, per la lettura ("Gianni Rodari era il mio spazio di fantasia, quando ero piccolo") e per Pirandello, frequentato sin dagli anni di scuola. "Quaderni di Serafino Gubbio operatore" è il libro che suggerisce ai ragazzi: per la sua attualità - la critica all'alienazione delle macchine - ma anche perché è una metafora dell' adolescenza stessa: "quando smetti di essere spettatore della tua vita, e sei chiamato ad agire, a prendere posizione". L'attore, protagonista di ruoli assai amati alla televisione e al cinema (da ultimo il pittore Antonio Ligabue, Orso d'argento alla Berlinale 2020, e l'ingegner Rosa, nell'Incredibile storia dell'isola delle rose su Netflix) lo fa col suo lavoro, a teatro specialmente. Da ultimo con La mia battaglia, il libro appena pubblicato da Einaudi e scritto con Chiara Lagani, che riprende lo spettacolo omonimo e l'esperienza in realtà virtuale intitolato Segnale d'allarme: critica del populismo e di quei meccanismi ideologici che, seducendo e manipolando, conducono all'autoritarismo. A BookZ Germano confessa il grande privilegio di immergersi nella lettura prima di interpretare un nuovo ruolo, e di farlo in modo vorace: "Leggo di tutto su quel personaggio. Ma in genere annoto di continuo sul mio telefonino suggerimenti, consigli sui libri che mi incuriosiscono". Come alcuni dei libri che ha comprato, e che attendono di essere letti: Sapiens di Yuval Noah Harari, I benandanti di Carlo Ginzburg, un testo sulla fisica quantistica di David Bohm, la sua ultima passione. "Il tempo non mi basta mai. Preferisco la vita reale a quella dei social", mette in chiaro: "Sui social network io non esisto. Chiunque si spacci per me, non sono io" una produzione Gedi Visual di Sabina Minardi riprese di Leonardo Meuti e Sonny Anzellotti illustrazioni di Eleonora Pepe montaggio di Paolo Saracino coordinamento di produzione di Cinzia Comandè