[embed]https://www.youtube.com/watch?v=0OK25W0y2hU[/embed] Roma, 30 dic. (askanews) - Il governo ha ottenuto la fiducia al Senato sulla legge di bilancio nello stesso testo uscito dalla Camera in prima lettura: 156 i voti favorevoli e 124 voti i contrari. Il provvedimento diventa ora legge. Nel voto finale, seguito a quello sulla fiducia, la manovra da quaranta miliardi è stata approvata con 153 sì, 118 no e 1 astenuto. Non sono mancati però momenti di tensione in aula. L'opposizione e Italia viva hanno criticato l'assenza del presidente del Consiglio, impegnato nella conferenza stampa di fine anno. E Matteo Renzi è tornato a incalzare il governo sottolineando il sì da parte del suo partito alla manovra per lealtà istituzionale ma chiedendo all'esecutivo chiarezza e una linea precisa, soprattutto sul Recovery Plan: "Diciamo sì alla manovra per lealtà istituzionale, ma assegnano al Governo la responsabilità di decidere cosa fare da grande, perché noi siamo pronti a lavorare insieme se c'è un orizzonte, una visione ma non saremo mai complici del più grande spreco di denaro che potrebbe esserci nella storia repubblicana. Ora la palla passa al governo". Poi sul Recovery plan e in particolare su come saranno spesi i soldi in arrivo dall'Europa, ha aggiunto: "Non si può affermare il principio che una forza politica non può chiedere conto di come si spendono i soldi perché altrimenti si disturba il manovratore. Allora trasformiamo il Parlamento in un luogo di schiacciatasti e non diamo stabilità".