[embed]https://www.youtube.com/watch?v=xRUpucO6ywE[/embed] Roma, 26 feb. (askanews) - Crisi pandemica in primissimo piano, ovviamente, assieme alle prospettive di ripresa dell'economia con l'avvio e la diffusione delle vaccinazioni. Ma al G20 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali - che sotto la presidenza italiana ha preso il via oggi in modalità virtuale - oltre a tutti i temi collegati al virus e agli sforzi globali per contrastarlo, si discuterà anche di questioni pre esistenti alla crisi, rimaste in sospeso, e che ora appaiono anche più pressanti. A cominciare dalle trattative globali sulla "digital tax". Una complessa partita che si è giocata a livello Ocse e che punta a elaborare un meccanismo di tassazione comune sui giganti digitali globali. Dopo vari rinvii, ora si punta ad un accordo sulla digital tax entro la metà dell'anno e dopo i segnali di apertura giunti dalla nuova amministrazione Usa guidata da Biden oggi si può sperare "in una conferma della fattibilità dell'accordo". Tra i temi all'ordine del giorno, l'innovazione tecnologica sulla finanza, la digitalizzazione e i nuovi servizi di pagamenti. Tutti argomenti che o hanno mostrato accelerazioni con la crisi pandemica, come la digitalizzazione e i pagamenti cashless, oppure hanno visto rischiare di aggravarsi tra divergenze e ritardi.