[embed]https://www.youtube.com/watch?v=SXAz9aBWiPw[/embed] Milano, 29 apr. (askanews) - "Un'emergenza aggressiva di nazionalismo reazionario, schierato all estrema destra - e parliamo sul serio - con il quale una maggioranza ha imposto un rovesciamento di tutta l architettura costituzionale di due Stati membri dell Unione Europea: l'Ungheria e la Polonia". La lesione del diritto all'aborto a Varsavia è solo la punta dell'iceberg che ha congelato lo stato di diritto in questi due Paesi membri dell'Ue, entrambi ex patto di Varsavia. Lo spiega bene in questa intervista Juan Fernando Lopez Aguilar, già ministro della Giustizia del governo Zapatero, e attuale presidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo. "È per questo che abbiamo messo in moto la procedura di sanzione più severa che prevede il diritto europeo: l articolo 7 del trattato dell Unione Europea". Ma spetta al consiglio prendere una decisione, fa notare Aguilar. L'Europarlamento con una maggioranza ampia, di due terzi, si è espresso a proposito di una violazione seria e sistematica Dei valori fondanti dell'Unione Europea, l'articolo due nei casi della Polonia e dell Ungheria. "Non avevamo mai visto una procedura di infrazione, è un'altra, e una sentenza di condanna della Corte di giustizia europea contro uno Stato membro e che lo Stato membro non rispetti la sentenza, la decisione della corte europea di giustizia". Per questo, spiega Aguilar, è stata messa in piedi una cornice permanente dello stato di diritto per esaminare secondo parametri obiettivi e comprensibili, tutti gli Stati membri. Non soltanto Polonia e Ungheria. Per evitare la "deriva sempre più preoccupante" dice Aguilar "di erosione dei valori fondanti dell Unione Europea". Parallelamente a un regolamento di condizionalità dello stato di diritto: in questo modo chi non rispetta i principi non può avere accesso ai fondi comunitari, tanto cari a tutti.