[embed]https://www.youtube.com/watch?v=77qTmiKwzh8[/embed] Fonte: https://www.spreaker.com/user/12742172/cdy-e534 Bernardo Paoli ha 48 anni e da più di metà della sua vita fa avanti e indietro tra l’Italia e la Russia, dove lavora: è il titolare di un’agenzia che aiutava ogni anno centinaia di studenti russi a iscriversi nelle università di tutta Europa, Italia compresa. La guerra ha cambiato tutto, con il nostro Paese finito addirittura nella lista delle nazioni ostili i cui cittadini potrebbero essere obbligati ad andarsene. Anche se lui non ci pensa proprio. A Francesco Giambertone ha spiegato perché. Per altri approfondimenti: - I discorsi di Putin al microscopio: la guerra non è all’Ucraina ma alla Nato https://bit.ly/37gZuKw - Roman Abramovich sta mediando o cercando di salvarsi? https://bit.ly/3uOtWUh - Le stragi di Bucha e il confine tra guerra e barbarie https://bit.ly/3K8cZdP