Non voleva che il nipote perdesse quell'incontro a scuola. Ce lo avrebbe portato in ogni modo, anche a costo di salire in macchina e accompagnarlo fino all'ingresso, anche se avesse dovuto trascinarlo. Ma Sandra Orton, 60 anni, non avrebbe mai potuto immaginare che il ragazzo che tanto amava sarebbe arrivato a ucciderla solo per il fatto di aver insistito. Martedì Hunter R. Reeser, un 14enne di Harborcreek Township, in Pennsylvania, si rifiutava di andare a un meeting e sua nonna era stata costretta a montare in macchina per accompagnarlo di persona. A quel punto Hunter ha preso un fucile calibro 22 e le ha sparato un colpo in testa uccidendola. Poi ha chiamato il marito della donna raccontandogli di averla trovata ferita in auto, ma qualche istante dopo ha fatto una telefonata al 911 per confessare il delitto. I poliziotti hanno trovato il corpo di Sandra privo di vita in auto e hanno portato Hunter in cella: i giudici hanno stabilito che dovrà restare rinchiuso senza la possibilità di uscire su cauzione. Adesso dovrà attendere il processo per omicidio di primo grado. Secondo la legge della Pennsylvania, i ragazzi accusati di omicidio vengono giudicati come adulti. Gli avvocati di Hunter possono solo tentare di far spostare il processo davanti ai giudici del tribunale minorile. Ma non avranno vita facile, visto che i procuratori di Erie County hanno già fatto sapere che si opporranno strenuamente.