Carne sintetica: come viene prodotta e di cosa si tratta

È arrivato l’ok del Parlamento al decreto legislativo, proposto dal governo Meloni, che vieta di produrre e commercializzare quella che chiamiamo carne coltivata, o sintetica.

facciamo chiarezza: cosa intendiamo per carne sintetica?

Le cellule del nostro corpo sono “specializzate”, quindi quelle del nostro cervello sono differenti da quelle presenti nel nostro cuore, perché fanno cose diverse, svolgono compiti differenti. 

Le cellule staminali, sono quelle che non si sono ancora specializzate, non sono ancora diventate cellule del cervello o cellule del cuore, ma possono riprodursi e specializzarsi per svolgere compiti differenti
Immaginiamole come delle cellule che stanno per iniziare il loro percorso scolastico.

Il concetto di specializzazione e di cellule staminali si applica all’essere umano ma anche agli animali

Nella carne coltivata in laboratorio quindi, si prelevano cellule staminali con una biopsia su un animale, a questo punto vengono inserite in un bioreattore con sostanze nutritive. Qua, le cellule staminali crescono e si riproducono, si ottiene così una carne che viene compattata sottovuoto.

Questa carne quindi è composta da cellule animali, ottenute, semplificando il discorso, nello stesso modo in cui cresce un esemplare, o anche noi, ovvero tramite la riproduzione e la specializzazione di staminali. 
L’unica differenza è che le cellule staminali, crescendo in un contenitore non riusciranno a creare la struttura dell’animale, non avremo quindi tagli differenti ma ad oggi riusciamo solo a creare carne simile a quella macinata, per capirci.

La carne coltivata ha due principali vantaggi, 
etiche: si evita il processo di macellazione dell’animale
ambientali: le emissioni di CO2 sono molto inferiori a quelle degli allevamenti 

La legge italiana avrà un impatto limitato, per il momento, dato che in Italia (che è stato il primo paese a porre il divieto) e in Europa la carne coltivata non è ancora commercializzata. Si tratterà, probabilmente, di un limite che verrà posto ai finanziamenti per chi fa ricerca in questo campo, che per molti è un grosso stop al progresso scientifico.