Intervista a Carlo Cracco, che si racconta a Fanpage.it attraversando l’evoluzione del suo personaggio televisivo, dai tempi di Masterchef al Dinner Club di oggi: "Ero severo perché timido, quando devi giudicare tendi a chiuderti". Icona dell’invasione dei fornelli in Tv, Cracco racconta: "Sono stato anche il primo ad uscire. Va bene una volta, due volte, tre volte, poi che due c****i". Tra i temi trattati anche quello della sua pizza gourmet servita a Milano, che tanto dibattito ha alimentato negli ultimi anni: "Non era una provocazione, la pizza non è italiana, si fa in tutto il bacino del Mediterraneo, si chiama pizza a Napoli. La faccio perché uno chef deve saper gestire tutta la linea della cucina […] La pizza però va avanti, non appartiene a qualcuno, è di proprietà di chi se ne prende cura. Io la faccio come piace a me e credo di farla bene". Sugli obiettivi da raggiungere: "Ne ho raggiunti molti, sono imprenditore di me stesso, nessuno mi dice quello quello che devo fare, faccio ciò che voglio, sbaglio e a volte ci azzecco, però lo faccio a modo mio ed è la cosa più bella".
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