Capri (Napoli), 10 ago. (askanews) – Capri è rimasta per ore col fiato sospeso e paralizzata, con strade interdette e spiaggia inaccessibile: è terminato solo a tarda sera l’intervento di recupero dell’autobus dell’Atc coinvolto nel grave incidente costato la vita lo scorso 22 luglio all’autista Emanuele Melillo. I vigili del fuoco, con l’ausilio di gru e attrezzature speciali, alla presenza dei periti della Procura e della polizia scientifica, hanno sollevato il veicolo attraverso la scarpata alle spalle dello stabilimento balneare Le Ondine e della spiaggia di Marina Grande che per l’occasione era stata evacuata e interdetta a scopo precauzionale.
Un intervento molto complesso, più del previsto, durato parecchie ore. Momenti di brivido e di forte apprensione quando l autobus, durante il "sollevamento", si è ribaltato precipitando a valle per alcuni metri, ma per fortuna è rimasto agganciato. Il bus, terminate le operazioni, è stato portato a Napoli e adesso è a disposizione della Procura che potrebbe disporre gli esami irripetibili nell ambito dell’inchiesta volta ad accertare cause e responsabilità dell’incidente che ha provocato, oltre alla morte di Melillo, 23 feriti.