Roma, 30 giu. (askanews) – M5s nella bufera. Dopo l’ultimatum dato da Giuseppe Conte a Beppe Grillo, quest’ultimo ha risposto tramite un post sul blog definendolo "senza visione politica né capacità manageriali" e andando avanti per la sua strada, bocciando anzi il nuovo statuto del Movimento elaborato dall’ex premier.
Grillo, in sostanza, ha liquidato Conte e la sua proposta di riforma, rifiutando per il Movimento Cinque Stelle quella che ha definito una trasformazione in partito "unipersonale", il contrario della democrazia diretta. Ed è tornato a riabbracciare Davide Casaleggio, con la piattaforma Rousseau che verrà usata per la votazione del Comitato Direttivo.
Chi aveva sperato in una mediazione, si trova spiazzato. E Grillo non ha usato mezzi termini: "Conte, mi dispiace, non potrà risolvere" i problemi del M5s, ha scritto: "Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione. Io questo l’ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi".
Si torna indietro, "come una comunità che impara dagli errori e si mette in gioco senza rincorrere falsi miti, illusioni o principi azzurri che possano salvarla" ha detto Grillo. Una votazione ci sarà, quindi, ma non quella auspicata da Conte sul suo progetto di statuto, ma per eleggere il nuovo Comitato Direttivo. Conte al momento tace, ora la parola passerà agli iscritti e ai parlamentari. In molti già prevedono una spaccatura.