Il minidoc "Campi Flegrei. Storie di vita tra il fuoco e il mare" racconta, con le parole di chi ci abita, di chi la studia, di chi ci lavora, un’area densamente abitata che poggia su una grande caldera vulcanica, con un diametro di oltre 15 km, che si estende per ben sette comuni: Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Marano, Giugliano in Campania e parti di Napoli. .Il 27 settembre del 2023 la provincia di Napoli è stata colpita da un terremoto di magnitudo 4.2 della scala Richter, facendo registrare la scossa più violenta degli ultimi 40 anni. Un evento da inquadrare nella dinamica bradisismica che coinvolge l’area dei Campi Flegrei: un fenomeno strettamente legato all’attività vulcanica che genera un periodico abbassamento o innalzamento del suolo. E’ proprio il sollevamento della terra a generare terremoti e creare apprensione per un’ipotetica eruzione. Preoccupazioni con cui la popolazione è abituata a convivere da millenni. Persino i romani avevano dovuto fare i conti con l’abbassamento del suolo, che aveva causato lo sprofondamento sotto al livello del mare di parte dell’antica Baia. Oggi, l’abitato è composto in gran parte da palazzine che dovrebbero adeguarsi alle regole antisismiche moderne. .In attesa degli sviluppi successivi all’emanazione del decreto legge del 12 ottobre 2023 che ha introdotto per la prima volta delle norme per la prevenzione del bradisismo, c’è qualcuno a cui sembra di essere in un déjà-vu, rivivendo le passate crisi degli anni ’70 e ’80, e tutte le promesse mai mantenute. .di Stefano Scarpa e Paolo Popoli .montaggio Leonardo Sorregotti (Accenture Media Tech) .immagini Local Team, Ansa, Reuters .IL LIBRO IN REGALO CON REPUBBLICA: "CAMPI FLEGREI – TRA I FUOCHI DELLA STORIA"