Milano, 7 ago. (askanews) – La Società Oftalmologica Italiana informa sulla preoccupante situazione delle cure oculistiche in Italia presente in regioni dove i sistemi sanitari vengono percepiti come di buon livello. "Dobbiamo recuperare 400.000 interventi di cataratta non eseguiti causa pandemia ma purtroppo non è stato ad oggi possibile migliorare l’obsoleta e insufficiente organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale. Tutti sono a conoscenza che da anni mancano le tecnologie più avanzate e risulta impossibile sostituire quelle non più efficienti per la progressiva mancanza di risorse ma nessuno sembra essere interessato ad assumersene la responsabilità".
Ne abbiamo parlato con il presidente di SOI, Matteo Piovella. "Il Nemico è una burocrazia cieca e sorda malata da difficoltà organizzativa, che non riesce a tenere il passo delle evoluzioni tecniche dell’oculistica che sono responsabili dei risultati straordinari che oggi siamo in grado di fornire a tutti i pazienti – ha detto ad askanews -. Ancora una volta SOI ha l’obbligo di informare in modo trasparente sulla disarmonia tra quello che potremmo essere in grado di fare per assistere i pazienti e quello che poi in realtà avviene vanificando il nostro impegno e i nostri sforzi per salvare la vista ai pazienti. Che senso ha poter dare la cura migliore a meno dell’1% dei Pazienti? Stiamo parlando della chirurgia della cataratta che anche negli ospedali e nelle casa di cura private convenzionate in Lombardia non sono in grado di acquisire le tecnologie che consentono questi risultati straordinari per i nostri pazienti. Quello che riteniamo inaccettabile è la mancanza di informazione nei confronti di chi deve sottoporsi all’intervento di cataratta impedendogli di decidere per la soluzione migliore. Tutti noi, prima poi dovremo sottoporci all’intervento per evitare la cecità.In questo contesto SOI vuole dare una "corretta informazione" ai pazienti che devono operarsi di cataratta, in modo da poter consentire loro l’opportunità di poter ricorrere "alla migliore cura" e non dover subire un intervento in minor sicurezza per l’assenza degli anestesisti o che utilizza dispositivi medici vecchi di 20 anni solo perché di poco costo.Le tecnologie avanzate nel SSN oculistico sono presenti per un inutile 1%. Siamo diventati l’ultimo Paese in Europa. Nel 2000 eravamo i primi."Per proteggerci – ha aggiunto Piovella – SOI ha messo in campo una certificazione di qualità sostenuta e organizzata della Società Oftalmologica italiana al più alto livello oggi disponibile che andrà a sopperire, nel nostro intento, alle carenze burocratiche e amministrative delle Regioni inadempienti per permettere ai centri ambulatoriali privati che sono i meglio aggiornati con tecnologie superiori di poter continuare a operare erogando interventi di qualità che oggi il SSN non è in grado di offrire. Messa in sicurezza la qualità del sistema per SOI è stato necessario attivare il numero verde 800.588.653 e l’ indirizzo email dedicato soidifendelavista@soidifendelavista.it" per dare la possibilità ad ogni Persona affetta da cataratta di sottoporsi all’intervento nel modo migliore e più sicuro.SOI si mette a disposizione dei pazienti per fornire le informazioni necessarie per poter effettuare un intervento chirurgico in sicurezza e nel modo migliore.Se richiesto dal Paziente SOI indicherà i centri dove rivolgersi per ottenere la migliore assistenza e che utilizzano normalmente i dispositivi sanitari più avanzati.
Il dottor Piovella evidenzia che in Italia il numero delle Persone cieche raddoppierà entro il 2030. Per evitarlo è necessario l’impegno da parte di tutti."Una burocrazia distratta inadeguata e poco affidabile che ostacola l’applicazione delle migliori cure – ha concluso Piovella – deve essere ritenuta responsabile per le migliaia di Persone che perdono la vista e che al contrario potrebbero vedere perfettamente per tutta la vita. La vista è il bene più prezioso e ognuno di noi deve riflettere sulla possibilità di perderla senza rendersi conto di quanto realmente accaduto.