Brunetta: “Legge sul salario minimo per anime belle, cosa fa chi non se lo può permettere?”

di solobuonumore

Brunetta: “Legge sul salario minimo per anime belle, cosa fa chi non se lo può permettere?”

Giorgia Meloni aveva chiesto al Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (Cnel) di esprimere un parere sul disegno di legge di salario minimo a nove euro l’ora, presentata in Parlamento dalle opposizioni. Nel documento elaborato in risposta alla sollecitazione della premier, l’organismo presieduto dall’ex ministro di Forza Italia Renato Brunetta ha bocciato di fatto la proposta. Il testo è stato approvato con 15 voti contrari, tra cui quelli dei rappresentanti della Cgil e della Uil. Il rapporto sottolinea come oltre il 90 percento dei lavoratori italiani sia soggetto alla contrattazione collettiva. Per chi è fuori – da una percentuale di precari alle false partite Iva, fino a un certo numero di lavoratori in subappalto etc – la via maestra secondo il Cnel non è procedere per legge, ma lavorare per estendere le tutele e le retribuzioni, previste dai contratti nazionali. Nella conferenza stampa di presentazione del documento, Brunetta ha ribattuto alle critiche di chi lo ha accusato di aver compiuto una valutazione politica: "Noi non prendiamo lezioni e non facciamo grida manzionane, ma offriamo una cassetta degli attrezzi per risolvere il problema del lavoro povero". Il presidente del Cnel ha poi attaccato "le anime belle che non fanno i conti con il mercato". Ha proseguito Brunetta: "Chi non si può permettere di pagare una retribuzione imposta dall’esterno che fa? Chiude l’attività?"

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