Brooklyn Fitboxing, quando allenarsi fa bene anche agli altri

di solobuonumore

Brooklyn Fitboxing, quando allenarsi fa bene anche agli altri

Milano, 29 mar. (askanews) – Allenarsi come un pugile o un lottatore di arti marziali ma senza fare a pugni con nessuno e senza rischiare di prenderle. Non c è il ring al centro del concetto sportivo del Brooklyn Fitboxing, che sbarca a Milano dopo il successo ottenuto in Spagna, in Sudamerica e altri Paesi europei, ma un sacco dotato di sensori elettronici da colpire al ritmo di musica. Un modo di allenarsi basato sul training funzionale ad alta intensità, con moduli relativamente brevi (47 minuti) che alternano all’impegno fisico elevato momenti di recupero attivo. E che permette di gareggiare con gli altri e spendere i punti conquistati per progetti di solidarietà.

Gabriele Aluigi, country manager Brooklyn Fitboxing Italia.: "Apriamo club da 24 postazioni, con un approccio fitness molto divertente e anche molto tecnologico. Molto divertente perché uniamo tecniche che derivano dalla Box alla Muay Thai, senza però contatto personale, mai. Noi colpiamo solo il sacco, facendo grande attenzione alla sicurezza nella modalità di portare il colpo e soprattutto con una grande attenzione al divertimento come dicevo perché monitoriamo tramite il nostro sistema di sensori e tecnologia l andamento dell allenamento, misurando la potenza con cui si colpisce il sacco e il sincro, cioè se si sta al tempo della musica".

Ma a chi si rivolge questo sport? "Brooklyn Fitboxing è adatto a un target molto ampio di persone. Li chiamiamo Fitboxers, i nostri iscritti creano una community davvero molto ampia: abbiamo da ragazzi di sedici anni fino a ultrasettantenni. Questo perché è un allenamento che si vive in gruppo ma è anche modulabile, sotto sempre la attenta osservazione di un trainer certificato Brooklyn Fitboxing".

Un’attività che ha risvolti solidali: "Questa energia che viene utilizzata per l allenamento che viene tradotta in un punteggio, si trasforma in punti Karma, punti che possono essere donati in beneficienza dai nostri fitboxer. Questo perché abbiamo sottoscritto accordi con molti enti benefici: Save the children, Medici senza Frontiere, la Croce Rossa, ognuno con una missione solidale differente. Doniamo, a prescindere da quello che i nostri Fitboxers fanno, l’uno per cento del fatturato a queste Ong, ma i fitboxer con la loro energia possono decidere a chi destinare la loro quota di energia, allenandosi e divertendosi. L’obiettivo è di aprire, nel giro qualche anno, palestre su tutto il territorio nazionale. In Italia in questo momento abbiamo tre centri operativi. Il centro nel quale ci troviamo oggi è in apertura; un altro centro è in apertura a Milano, quindi sono due. E a brevissimo saranno quindi cinque sul territorio italiano con obiettivi di finire il 2022 con otto centri operativi aperti, per arrivare nei prossimi cinque anni con una espansione che toccherà tra le 50 e le 100 unità".

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