Il Botulino è un batterio che produce una potentissima neurotossina. Questo batterio suscita interesse principalmente per due aspetti opposti: da un lato, il rischio di botulismo attraverso l’ingestione della tossina presente in alimenti contaminati, e dall’altro, l’uso della stessa neurotossina nella medicina, soprattutto estetica.
Oggi parliamo del botulismo, una grave malattia alimentare causata da questo batterio, scoperto nel 1897.

Le esotossine di questo batterio possono contaminare vari alimenti. Carne e pesce in scatola, tutte le conserve sott’olio, anche vegetali, e i salumi, sono i prodotti a maggior rischio. Le conserve casalinghe sono le peggiori, perché non è facile rispettare tutti i corretti comportamenti e passaggi igienico-sanitari. La pericolosità di questo batterio deriva dalla capacità di proliferare che, talvolta, avviene senza alterare le caratteristiche organolettiche degli alimenti. Ricordiamo che la tossina botulinica è tra i veleni più potenti oggi conosciuti al mondo e che una minima quantità di può risultare letale.

Il botulismo si manifesta con debolezza muscolare, visione sdoppiata, abbassamento delle palpebre, perdita di espressione facciale, disfagia e altri sintomi. Fino alla paralisi respiratoria e alla morte.
Per evitare l’intossicazione è importante seguire alcune regole nella preparazione e conservazione degli alimenti che, vanno dalla riduzione della carica batterica alla distruzione delle possibili tossine, fino all’instaurazione di un ambiente sfavorevole allo sviluppo futuro.

Peraltro, sospettando la contaminazione di un prodotto, ad esempio notando il rigonfiamento di un coperchio, è assolutamente sconsigliato tentare di assaggiarlo. Altre possibili caratteristiche di un cibo contaminato possono essere l’odore di putrido e la presenza di bolle gassose. Ma attenzione: come abbiamo detto, in alcuni casi, il botulino non altera le caratteristiche organolettiche dell’alimento. La vista, l’olfatto e il gusto, quindi, non possono essere considerati un agente preventivo efficacie.

Anche se il botulismo di origine alimentare è certamente quello più diffuso e conosciuto, esistono anche altre due forme.
Il botulismo infantile, provocato dall’ingestione delle spore che, in seguito, germinano e si replicano nell’intestino producendo la tossina. E il botulismo da ferita, piuttosto raro, il quale si sviluppa in seguito alla replicazione del batterio all’interno dei tessuti lesi, con conseguente tossicità.

Terminiamo specificando che, anche se il botulismo può essere letale, intervenendo tempestivamente, con le moderne tecniche di respirazione artificiale e la somministrazione di siero antibotulinico, è possibile combattere più efficacemente l’infezione che in passato.

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