Roma, 22 giu. (askanews) – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato al Parlamento che la politica del suo governo in merito al ricollocamento dei richiedenti asilo in Ruanda non è stata giudicata illegale dai tribunali locali o internazionali e che quindi "andrà avanti".
"Per quanto riguarda la politica di ricollocamento in Ruanda che stiamo perseguendo, questa politica, signor Presidente, non è stata dichiarata illegale da nessun tribunale britannico o fino ad oggi da nessuna corte internazionale, Signor presidente, continueremo con questa politica".
Determinato ad avere le mani libere in tema di immigrazione, il governo britannico ha presentato in Parlamento un progetto di legge che permetterebbe di superare la Corte europea dei diritti umani a Strasburgo, suscitando indignazione da parte dell’opposizione e degli attivisti.
In qualità di giurisdizione del Consiglio d’Europa che vigila sul rispetto della Convenzione dei diritti umani, la Corte si era opposta alla controversa espulsione in Ruanda dei migranti che arrivano clandestinamente nel Regno Unito. Una decisione che ha lasciato a terra un aereo che doveva decollare appositamente da una base militare britannica il 14 giugno.
(IMMAGINI: PARLIAMENT RECORDING UNIT)
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