Roma, 7 mag. (askanews) – Bonifica come strumento per ridare benessere ai cittadini e alle comunità. E’ l’obiettivo della missione guidata dal Generale di
Brigata dei Carabinieri, Giuseppe Vadalà, confermato lo scorso 31
marzo nel ruolo di commissario unico di Governo per la
realizzazione degli interventi per la bonifica delle discariche
in seguito all’infrazione italiana sanzionata dall’Unione
Europea. Una infrazione sorta con la prima grande emergenza
rifiuti nazionale nel periodo ’70-’90, con la proliferazione di
siti di emergenza privi di idoneità. Ben 200: fino al 2017 ne
furono bonificati e messi in sicurezza 119. I restanti 81 furono
affidati al Commissario che in 4 anni ne ha bonficati e messi in
sicurezza 51. Ne rimangono 30, con la data di termine già fissata
da Vadalà al 2024.
Il generale, già nominato commissario straordinario nel 2017,
dall allora governo Gentiloni, procede infatti speditamente e con
un impegno diretto a favore della collettività.
ITW commissario straordinario bonifiche in inviati del 5/5
"Un tempo si bonificava per guadagnare territori alla produzione,
quindi si metteva da parte la naturalità, che a quel tempo erano
anche le zone acquitrinose perchè c’era bisogno
essenzialmente di coltivare o di riconquistare terreno. Oggi il
terreno lo si deve riconquistare contro lo sviluppo
irrefrenabile che c’è stato, e nel restituire il terreno dobbiamo
dare naturalità. Quindi stiamo dando terreni nuovi dove possono
essere fatte altre utilizzazioni importanti e in questo senso si
fa un grande lavoro, che è quello di far guadagnare benessere ai
cittadini e alle comunità, non solo benessere economico come un
tempo si faceva ma oggi è un benessere più ampio, a volte
immateriale, di avere un ambiente salubre e salutare per l’uomo".
In questo senso il ruolo dell’Arma è essenziale perchè la
missione è nata con l’Arma dei Carabinieri, ancorchè ci sia un
Commissario che è un Generale dell’Arma. Ancora Vadalà:
"Si riesce ad avere più competenze, che sono quelle proprie
dell’Arma, come le specialità che sono quelle ambientali che
permettono di capire questi fenomeni. Inoltre va considerata la
diffusione su tutto il territorio dei reparti dell’Arma cosa che
consente di assicurare l’altro grande valore della missione,
quello della prevenzione e il contrasto dei reati commessi e
connessi. C’è poi il valore dell’organizzazione: in 4 anni 51
siti sono stati bonificati o messi in sicurezza, per fare questo
c’è bisogno di una grande organizzazione come l’Arma
indubbiamente ha. Infine anche per tutti gli iter amministrativi
noi siamo stazione appaltante ma ci avvaliamo di tante altre
stazioni appaltanti, servono quindi dei processi amministrativi
rigorosi che sono quelli che l’Arma utilizza nella sua attività
di ogni giorno".
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